Posso dire con certezza, e non senza una spiccata nota di orgoglio, che la professione dell’amministratore di condominio ha avuto un’accelerazione maggiore negli ultimi due anni che non negli altri ventitré della mia attività. Sempre più facilmente si incontrano gruppi di professionisti che si scambiano opinioni, discutono della professione e ipotizzano direzioni comuni.
Amministratore interno o consulente condominiale?
Chi vive in un condominio e deve assumere un nuovo amministratore, ha davanti a sé due strade. La prima, più antiquata, porta a scegliere un amministratore interno, qualcuno che già vive nel palazzo oppure un amministratore di quelli che svolgono l’attività come secondo lavoro o nel tempo libero.
L’altra possibilità è quella di assumere uno studio professionale che amministra i condomini seguendo criteri di efficienza, managerialità, strategia e visione.
Quindi, da una parte ci sono persone (anche professionisti come avvocati, ingegneri, commercialisti) che nel “tempo libero” svolgono le attività loro richieste. Dall’altra, ci sono i Consulenti Condominiali, professionisti formati – e che continuano ad aggiornarsi – per offrire soluzioni e servizi volte al benessere dei clienti-condomini.
Un servizio che accrescere il valore dell’immobile
Quando parliamo di soluzioni per il benessere ci riferiamo a interventi oggettivi, pensati per durare e rendere nel tempo. Facciamo qualche esempio.
Un consulente che riesce a far concedere il sisma bonus o eco bonus non solo sta facendo risparmiare i condomini ma sta anche riqualificando il condominio, innalzando la classe energetica di ogni singola proprietà e, con essa, il valore di mercato dell’immobile.
L’amministratore di condominio, in questo caso, non si è limitato a pagare le bollette o a gestire la normale amministrazione ma si è comportato da Consulente, agendo attivamente per creare un incremento del valore patrimoniale.
Di recente abbiamo sottoposto uno degli immobili in cui avevamo concluso un intervento di riqualificazione alla perizia di una terza parte specializzata. Ebbene l’incremento del valore è stato del 30% rispetto alla situazione dell’immobile ante-opera.
L’amministratore come professionista del settore
Ritornando alle due strade proposte all’inizio di questo articolo, è evidente come da una parte ci sia un amministratore presente sul posto e che magari conosce anche il dettaglio più insignificante di quello che accade in condominio. Tuttavia, stiamo parlando di una persona che si limita ad eseguire le attività assegnate senza preoccuparsi di apportare miglioramenti o interventi che possano aumentare il valore del patrimonio dei condomini.
Pensare alla figura dell’amministratore inteso come consulente e professionista, significa anche riconoscere l’esistenza di un settore in cui è necessario muoversi con gli strumenti giusti e rimanere sempre aggiornati.
Scegliere, invece, la figura del Consulente condominiale significa instradare il proprio condominio verso obiettivi di modernizzazione ed efficienza, responsabilizzare i condomini e valorizzare il bene comune. Una scelta che migliora la qualità della vita e apporta vantaggi economici nel lungo periodo.
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